Storia dei Caduti Silvanesi e di qualche sopravvissuto

Copertina libro

Comunicato stampa

Grande successo di pubblico e di vendite alla presentazione del libro di Giovanni Maria Calderone, avvenuta domenica 4 novembre 2018 e organizzata dall’Assoziazione Culturale «Circolo Dialettale Silvanese “Ir Bagiu”». La presentazione si è svolta nella splendida cornice della Galleria Silvanese – mostra permanente allestita nei sotterrani del Palazzo Comunale di Silvano d’Orba, in piazza Cesare Battisti, 25 – voluta e allestita all’inizio dell’anno 2018 dal Circolo stesso in collaborazione con il Comune di Silvano d’Orba.

Il presidente del Circolo, Claudio Passeri, e l’autore, Giovanni Maria Calderone, ringraziano ancora il Sindaco di Silvano d’Orba, Ivana Maggiolino, il Parroco, Mons. Alessandro Cazzulo, gli assessori e i membri del consiglio comunale presenti, nonchè tutte le Autorità e gli Amici che sono intervenuti così numerosi all’evento, nonostante le non favorevoli condizioni climatiche.

Dopo quattro anni di ricerca – passati tra archivi cartacei e telematici, interpellanze a vari Uffici Militari e un viaggio a Parigi – finalmente vede la luce questo libro, che si compone di quasi quattrocento pagine, a testimonianza del lungo lavoro e dell’impegno nel reperire tutte le fonti disponibili e tracciare le vicende umane di tutti i Silvanesi che presero parte al primo conflitto mondiale. Una grande parte è poi dedicata alla figura dei Cappellani Militari, di cui quattro Caduti Silvanesi facevano parte.

«Con quest’opera ho voluto ricordare tutti i Caduti di Silvano d’Orba nella “Guerra del ’15”, la Prima Guerra Mondiale, a cento anni di distanza dalla sua conclusione», afferma l’autore, Giovanni Maria Calderone, che continua: «questo libro è il frutto di una ricerca lunga e accurata che ha portato alla “scoperta” della vita di molti giovani, i cui nomi sono scritti in gran parte, ma non tutti, sulla lapide che nel centro del paese tenta di ricordarli al passante distratto».

«Penso che tale lavoro di ricerca e di descrizione», afferma Claudio Passeri, Presidente del Circolo “Ir Bagiu”, «sia un altissimo e nobile atto di riconoscenza, di amore fraterno e di rispetto verso coloro che ci hanno preceduto su questo fazzoletto di terra: ricordare ciò che altrimenti andrebbe perduto, ovvero il sacrificio di tante vite spezzate in una “inutile strage” – come la definì Papa Benedetto XV – per la follia di una terribile guerra. I ragazzi che Giovanni descrive non lo potranno ringraziare, ma vorrei farlo io per loro, perchè ricordandoli li ha fatti per un momento ritornare vivi! Bravo Giovanni! E grazie di cuore!»

Conclude Ivana Maggiolino, Sindaco di Silvano d’Orba: «Riportare alla memoria i nomi, i volti e le singole storie che altrimenti andrebbero perduti, fermarli per sempre per poterli conservare, è un obbligo, prima di tutto, morale. Questo libro ha il merito di riportare nella terra dalla quale sono partiti, che magari non hanno più rivisto e che mai potrà riaccoglierli, almeno i nomi dei tanti nostri compaesani che sono morti lontani. Ringrazio dunque Giovanni Maria Calderone per la sua ricerca storica e per il suo impegno. E al lettore auguro di trovare in queste pagine il doveroso insegnamento per capire e giudicare i fatti che contraddistinguono il nostro tempo, perché senza “memoria del passato” non può esserci piena consapevolezza del presente e del futuro».

SINOSSI

Un Silvanese ha scritto la storia di tutti i Caduti di Silvano d’Orba nella «Guerra del ‘15», la Prima Guerra Mondiale, a cento anni di distanza dalla sua conclusione.
È il frutto di una ricerca lunga e accurata che ha portato alla “scoperta” della vita di molti giovani, i cui nomi sono scritti in gran parte, ma non tutti, sulla lapide che nel centro del paese tenta di ricordarli al passante distratto.
Per alcuni il racconto è più ricco di particolari, per altri meno, ma ciò che conta è aver mantenuto vivo il ricordo di tutti. In ogni caso è un nobile atto di rispetto, di riconoscenza e di amore verso quei “ragazzi” che ci hanno preceduto su questo nostro piccolo lembo di terra.

NOTA SULL’AUTORE

Giovanni Maria Calderone

Giovanni Maria Calderone, Silvanese di nascita, è un dirigente in pensione dell’industria cartaria. “Emigrato” a Milano per lavoro, è tornato a vivere, da qualche anno, nel paese natìo. Si occupa di storia locale ed è un membro molto attivo dell’Associazione Culturale «Circolo Dialettale Silvanese “Ir Bàgiu”» che ha tra i suoi obiettivi quello di far conoscere la storia e le bellezze del territorio, di valorizzarne i monumenti, di raccontarne le tradizioni e di tenere in vita il dialetto. La storia dei Caduti Silvanesi della Grande Guerra è il contributo che ha voluto dare per non dimenticare i giovani di cento anni fa che hanno dovuto lasciare le proprie case, i propri affetti, per andare a combattere una guerra lunghissima in condizioni che oggi non siamo nemmeno in grado di immaginare.


Sotto: alcune foto di della presentazione. Si ringraziano Valeriano Angelo Calcagno e Federica Patetta per gli scatti di seguito pubblicate.

Pres libro Giovanni (3)

Pres libro Giovanni (1)

Pres libro Giovanni (2)

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